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Il regime di adempimento collaborativo e l’adozione del TCF come strumento di rafforzamento dell’organizzazione aziendale

Un’opportunità per le imprese, una nuova attività per i professionisti

L'Evento

Con la Riforma Fiscale l’esecutivo ha attuato un profondo restyling dell’istituto della cooperative compliance, che diverrà un pilastro sempre più solido nei rapporti fra amministrazione finanziaria e grandi contribuenti, ma con limiti dimensionali in progressiva riduzione e l’introduzione di un regime premiale che interesse anche le imprese di minori dimensioni che decidono di dotarsi del TCF (Tax Control Framework).

Il cambiamento del rapporto Fisco-contribuente e la preventiva certezza del diritto sulle tematiche tributarie di impatto significativo hanno rappresentato, sin dalla sua introduzione, i vantaggi più rilevanti che hanno convinto gli organi apicali e i dipartimenti fiscali di un elevato numero di aziende ad intraprendere il percorso di adempimento collaborativo di cui al D.Lgs. n. 128/2015.

Le novità della Riforma fiscale hanno rafforzato l’istituto, ampliando fortemente i benefici concessi alle imprese che vi aderiscono. Inoltre, la pubblicazione di apposite Linee Guida per la costruzione e la gestione del Tax Control Framework e l’introduzione dell’obbligo di certificazione del TCF da parte di professionisti qualificati divengono elementi fondamentali del sistema di gestione del rischio nell’ottica di standardizzazione.

Un efficace Tax Control Framework aumenta il livello di certezza nell’applicazione della normativa fiscale, tramite l’interlocuzione preventiva con l’Agenzia delle entrate e l’anticipazione del controllo, riducendo il contenzioso e le contestazioni inaspettate, con saving in termini di sanzioni ed effort della funzione fiscale e, in ultima istanza, con creazione di valore per gli stakeholder.

In considerazione dei significativi benefici premiali previsti dal legislatore, riservati non solo alle società in regime di adempimento collaborativo, ma anche a chi adotta volontariamente il Tax Control Framework, è fondamentale che sia le grandi imprese che le PMI effettuino una analisi dei costi e dei benefici per una scelta consapevole di gestione preventiva del rischio fiscale, alla luce dei trend accertativi, dell’analisi risk-based e della standardizzazione del TCF con le nuove Linee Guida dell’Agenzia delle entrate.

Vista la rilevanza che l’istituto è destinato ad assumere per le imprese, così come per i professionisti chiamati dalla nuova normativa a certificare il TCF, Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Confindustria e con la partecipazione degli esperti di Sts Deloitte, organizza un convegno itinerante dedicato all’istituto della cooperative compliance in otto diverse città italiane: Roma, Bologna, Firenze, Bari, Varese, Mestre, Torino e Milano.

Nel corso dell’evento, oltre a una analisi della normativa e dei vantaggi fiscali (e non solo) che derivano dall’adozione di un Tax Control Framework e dall’ingresso nel regime di adempimento collaborativo, saranno oggetto di confronto diversi focus metodologici per grandi imprese e PMI, in base a differenti punti di vista ed competenze: dall’esperienza di soggetti che sono già in regime di Adempimento Collaborativo a quella di soggetti che stanno valutando lo strumento, dalle Autorità fiscali che confermano il cambio di passo e la riduzione di accertamento e contenzioso nell’ambito della cooperative compliance, all’esperienza di consulenti che hanno, nel concreto, operato alla implementazione di un TCF e accompagnato le imprese nel regime di adempimento collaborativo.

L’incontro costituisce anche l’occasione per illustrare le nuove opportunità per l’attività professionale derivanti dall’obbligo di certificazione del TCF da parte di commercialisti e avvocati.

Gli incontri di aggiornamento professionale organizzati da 24ORE Professionale

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